mercoledì 1 maggio 2013

Pubblicato il nuovo trailer per GTA 5 - i tre volti dei protagonisti.





E per una volta, il Drago parla di videogame

E' di queste ultime ore l'uscita del terzo trailer per quel GTA V così atteso da avermi ormai invaso anche i sogni. 
Una serie che amo - forse l'unica serie videoludica di cui posso davvero dirmi fan sfegatato. Da quella prima entrata della serie, che mi aveva tenuto incollato al divano da adolescente brufoloso, a muovere un omino giallo per le strade di una brutta città tridimensionale più assomigliante a un lego tarocco. Fino ai fasti al neon di Vice City e i deserti immensi di San Andreas. Fino a quel GTA IV, così amato e così odiato al contempo - col cugino rompiballe che ti chiamava al cellulare per giocare a bowling mentre eri intento a sfuggire dalle forze governative statunitensi. 
GTA è da sempre l'unico gioco che potrei definire droga

E com'era stato per i due trailer precedenti, io questo trailer lo  sto guardando e riguardando e ri- riguardando per la sesta volta, e anche per la settima, nell'impossibile-da-reprimere attesa per questo quinto capitolo (in realtà settimo) del grande rubi auto.





Che non è questo. Purtroppo.
Perché non poteva finalmente essere questo?

Ormai è passata da un anno la delusione per cui l'ultimo installment della serie non sarà ambientato a Londra (ma perché? Perché?!!) e che non sarà ambientato negli anni '60 (e ancora, piango). 
Di nuovo, invece, tornerò nella bella soleggiata e violentissima San Andreas, o perlomeno Los Santos in versione moderna e non più inizio anni '90 come nel San Andreas dell'era GTA III.
E se la decisione di abbandonare le ambientazioni storiche, com'erano state quelle del capitolo con C.J. e Tommy Vercetti lascia ancora un po' di amaretto in gola - amen - perché fu il bellissimo secondo trailer di questo attesissimo GTA a farmi capire che comunque vada, questo potrebbe davvero essere quel migliore free-roaming di tutti i tempi che il quarto non era riuscito ad essere.

In quel secondo trailer, lanciato sul pubblico fremente come noccioline su uno sciame di ratti denutriti, avevo imparato a conoscere i tre protagonisti che nel nuovo gioco sarò chiamato a gestire: l'ex criminale in terapia, Michael; il repo-man ambizioso Franklin; il redneck scavezzacollo Trevor.

Per la prima volta nella serie potrò controllare tre personaggi diversi, ognuno con una propria personalità e con delle abilità che gli sono uniche (Trevor guida gli aerei, Franklin ha un cane al seguito) - ognuno parte di una diversa sfaccettatura della città in cui vive (Michael abita la lussuosa Vinewood, Trevor si trova di casa in mezzo alle roulotte di campagna).

La storia si presta a essere ancora più epica di qualunque altra io abbia vissuto prima in questa leggendaria serie - e questo terzo trailer getta lo spotlight direttamente su ognuno di questi tre criminali. Mostrandomi forse non molto più di quanto ero già riuscito a eviscerare dal trailer precedente, ma sicuramente abbastanza da farmi dare altri colpi di testa alla parete per il fatto che questo gioco sia stato posticipato a Settembre.

Quindi, per ingannare l'attesa, ho deciso di analizzare i tre protagonisti un po' più in dettaglio:



Sono ricco, sono depresso. Sono normale per questa città

Michael 

Cosa succede ai protagonisti dei GTA quando finisce la loro storia? 
Questa è la grande domanda a cui nessun gioco della serie ha mai saputo rispondere - che diavolo è capitato a Tommy Vercetti dopo che si è preso in mano il mercato della cocaina della Florida? Che fine avrà fatto C.J. dopo che ha riportato Grove Str. in vetta alle gang di Los Santos? E Claude Speed? Dopo essersi inimicato ogni fazione criminale di Liberty City, ha semplicemente fatto valigie ed è andato via?

Michael, simbolicamente, è la risposta a questa domanda: finite le trenta ore di gioco necessarie per completare la lo storia, i protagonisti di GTA lasciano la mala. Mettono su famiglia. Invecchiano. Si annoiano. Vanno in terapia. 

Per la prima volta, qui abbiamo un personaggio principale con moglie e figli - e psicologo (apparentemente implicato in qualche missione anche lui) al seguito. 
Il rimando a Tony Soprano e il genere mafioso/decostruttivista degli anni '00 è chiarissimo: Michael non sopporta la sua vita - ma nel contempo lo ama - vuole una vita famigliare normalissima, quella per cui ha fatto tutto quello che deve aver fatto almeno vent'anni prima, ma nello stesso momento ha bisogno di nuovo di sentire l'adrenalina che gli pompa i muscoli. 
Quell'adrenalina che solo un videogiocatore saprà regalargli ancora: prendendo il joypad in mano e raccattando stelle della polizia alla maniera tradizionale, fino a far intervenire la guardia nazionale.

Nonostante ci appaia nelle scene di terapia come una brava persona che ha fatto delle scelte sbagliate - apparentemente il più normale dei tre che ci vengono qui presentati - non ho dubbi che a fine gioco, la Rockstar ce lo avrà saputo trasformare nel personaggio più oscuro, forse anche più feroce, e sopratutto nell'emblema stesso dell'autodistruzione.


Sto cercando di farmi dei soldi senza farmi ammazzare.

Franklin

Qui, torniamo nel campo dei protagonisti GTA più classici: il membro di banda più intelligente dei suoi coetanei, quello teso fra il ghetto in cui è cresciuto e la possibilità di lasciare la famiglia e gli amici alle spalle, e di costruirsi una nuova vita lontano dalle armi (se non forse dall'illegalità).

Trevor ricorda in molti modi C.J. di GTA San Andreas - sopratutto per il fatto che la banda a cui appartiene si veste di verde (come Grove Street in quel gioco del 2005) e la banda che gli è nemica veste di viola. 
Tuttavia, a differenza che Carl Johnson, questo nero non sembra interessato affatto a essere un membro di banda - e visto che so già che lavorerà con Michael e Franklin è intuibile che seguirà un'altra direzione - anzi, sembra considerare quel mondo anche piuttosto inutile, un atteggiamento che ricorda molto più da vicino quello di Luis Lopez in The Ballad of Gay Tony (contenuto scaricabile per GTA IV), il quale passava molto tempo a spiegare ai suoi amici spacciatori come la vita che si erano scelti non avrebbe portato a nulla di positivo, e che neanche gli avrebbe permesso di guadagnare bene.

A ogni modo, è chiaro che Franklin serve per virare il gioco nella sua direzione più gangsta, con i classici quartieri dei neri stile Compton e la musica rap tipica della Los Angeles più violenta. Perché quando è a Los Angeles che si pensa, sono due le cose che si immaginano - ricconi arroccati nelle colline di Beverly Hills, e minoranze etniche che si ammazzano sulle spiagge per qualche shot di eroina.

Come stile di protagonista è il classico giovane ambizioso - forse alla fine l'unico che sopravviverà (perché dubito, visto gli ultimi trascorsi con la Rockstar, che potranno sopravvivere tutti). Arricchendosi. E così potendo crescere e mettere su famiglia e cadere in depressione come già successo al paparino Michael.


Non vuoi che tiri ancora fuori il cazzo, vero?

Trevor

Michael sarà il vero protagonista di GTA V, ma chiedi a chiunque e ti dirà che Trevor è senza dubbio, dei tre personaggi, quello già più amato.
In un certo senso lui rappresenta tutto quello per cui ci siamo innamorati della serie la prima volta: per il gusto di essere un figlio di puttana psicopatico.

Se penso che il primo gioco della serie aveva un tasto dedicato appositamente a lanciare rutti e scoregge, Trevor è quindi il ritorno alle origini più antiche della saga: fai quello che vuoi, insulta chi vuoi, malmena e ammazza chi vuoi - al diavolo - ulula pure alla luna se vuoi!

Se qualcuno, in passato, ha accusato la saga di aver perduto mordente in quanto ha cominciato a presentarci personaggi con codici morali stretti (comunque sempre ignorabili quando fuori dai filmati), e missioni principali eccessivamente blandi e realistici - Trevor è invece stato messo li apposta come per dire: "vi abbiamo ascoltato, e ora vi daremo il personaggio più folle e con le missioni più assurde che voi possiate mai aver immaginato".
E sopratutto - aerei - Trevor guida gli aerei. E ognuno che abbia giocato a San Andreas oltre la sezione iniziale di Los Santos sa quanto erano stralunati quegli episodi con gli aerei!

Quindi: Michael sarà il nostro protagonista alla GTA IV, con risvolti psicologici e legami famigliari; Franklin sarà il nostro giovane protagonista sveglio e ambizioso alla era GTA III; Trevor, invece il nostro cazzone folle alla GTA più classica, stile primo e secondo.

Sarà un bel viaggio.

E tu? Quanto aspetti con ansia questo nuovo GTA? E cosa ti aspetti da esso?

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